Venerdì 17 maggio saluteremo dai nostri uffici il passaggio della carovana della 107° edizione del Giro d’Italia.
Si tratta della competizione ciclistica più importante al mondo (dopo il Tour de France), seguita da oltre 700 milioni di spettatori di 192 paesi.
I 176 ciclisti appartenenti alle 22 squadre in gara si contenderanno il montepremi da €1,6 milioni.
In una competizione che genera ricavi diretti di oltre 600 milioni di euro e benefici economici differiti di oltre 1 miliardo di euro, quali sono le misure di sicurezza messe in campo per tutelare atleti, squadre e spettatori?
TAPPE CON MAGGIOR CRITICITA’
Relativamente alle tappe 10° e 11° il ministero dell’interno ha aperto un tavolo lo scorso 10 maggio proprio per “mettere a punto le misure di safety e security” .
Sono stati dunque verificati i dispositivi di vigilanza e di controllo della viabilità stradale, e definiti i punti critici del percorso di gara e predisposte le azioni da intraprendere per la chiusura temporanea di strade, per la gestione dei flussi di spettatori e per il contingentamento degli accessi alle zone di maggiore criticità.
Anche la tappa rosa da Riccione a Cento di venerdì 17 maggio è stata attenzionata poiché dedicatissima ai velocisti e passa da Cento dopo 29 anni, per la seconda volta nella storia.
SENSIBILIZZAZIONE AL RISPETTO
Inoltre, partner dell’iniziativa, durante le 21 tappe, l’ACI promuoverà diverse iniziative per sensibilizzare il pubblico sulla sicurezza stradale e per sostenere il turismo locale. L’hashtag #rispettiamoci sarà utilizzato per identificare migliaia di post, tweet e messaggi su Instagram dedicati alla mobilità responsabile.
RISCHIO ZERO
Nonostante le tantissime misure introdotte, il Giro d’Italia vede ogni anno qualche incidente di percorso, quindi noi non abbiamo potuto evitare di chiederci:
